Tramite l’uso della luce, del tempo, del colore, Lupi traduce la realtà in nuove immagini piene di durata e immaginazione. La sua non è più una fotografia di mimesi, non è interessata a riprodurre il reale, ma lo utilizza come punto di partenza per costruire, per produrre. Per creare immagini fotografiche, certo, ma anche pittoriche e scultoree. Scolpite dal tempo e dagli sguardi luminosi dei raggi ultravioletti e del calore solare. Immagini che ci permettono di tenere in mano stelle e pianeti, i calchi del Sole e la durata stessa della nostra immaginazione. Using light, time, and color, Lupi translates reality into new images charged with duration and imagination. His is no longer a photography of mimesis; he has no interest in reproducing reality: only in taking it as a starting point in constructing, producing photographic images, of course, but also pictorial and sculptural images, chiseled by time and the photonic impact of ultraviolet rays and solar heat.Images like these let us hold stars and planets, the sun’s footprints, and the duration of our imagination in our hands.