Nato in Liguria nel 1920, Gian Carozzi negli anni Cinquanta è stato uno dei protagonisti dell’avanguardia artistica milanese, tra i firmatari dei manifesti dello Spazialismo assieme a Lucio Fontana. Alla fine del decennio si trasferisce a Parigi, dove soggiorna per circa vent’anni. Fa ritorno in Italia alla fine degli anni Settanta e si stabilisce a Sarzana, dove vive sino alla morte. A partire dagli anni Sessanta Carozzi prosegue un cammino solitario, declinando una ricerca che mai si riduce a univoca cifra stilistica, seppur coesa da una profonda continuità di pensiero, attraverso un’ininterrotta indagine sulla pittura. Una pittura che mette in crisi le definizioni e vaporizza i confini, tra astratto e figurativo, tra avanguardia e inattualità. Born in Liguria in 1920, Gian Carozzi was one of the advocates of the Milanese avant-garde during the 50s and signed the manifestos issued by the Spatialists together with the likes of Lucio Fontana. At decade’s end he moved to Paris and lived there for nearly the next 20 years. He came back to Italy in the late 70s and set up house in Sarzana, where he lived until he died. In the 60s, Carozzi embarked on a solitary path of research that was never limited to a single style but coherent with the lines of thinking he expressed through his uninterrupted investigation of the possibilities offered by painting that challenges definitions and blurs distinctions between abstract and figurative, avant-garde and anachronism.